Tartaglia: “Di fronte agli effetti della pandemia occorrono nuove strategie. Sosteniamo i negozi di vicinato”
Gli effetti negativi dell’ultimo Dpcm sulle attività commerciali e, soprattutto sui pubblici esercizi, necessitano di accorgimenti e misure che, in ambito locale, possano dare respiro ai consumi in una fase critica come quella attuale.
“Come Confcommercio Molise – afferma il direttore regionale Irene Tartaglia – ribadiamo l’esigenza di una sperimentazione degli orari nel centro murattiano di Campobasso. Una sperimentazione che possa portare al posticipo dell’orario di apertura e all’anticipo di quello di chiusura dei negozi, garantendo l’orario continuato (10 – 18) per tutte quelle attività che intendono trarne benefici, impedendo, durante i giorni feriali, la fuga verso i centri commerciali o verso gli acquisti on line”.
La proposta era stata lanciata lo scorso dicembre dal consiglio direttivo della F.I.P.E. (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) confederata a Confcommercio Molise, in base alle abitudini dei consumatori che, sempre più spesso, svolgono le più svariate attività, tra cui quelle dedicate agli acquisti, in orari una volta dedicati alla pausa casalinga del pranzo.
“Siamo consapevoli delle difficoltà e dei timori della clientela in questo frangente che vede una pericolosa crescita dei contagi dovuti al Covid anche in Molise – dichiara Tartaglia – ma siamo altrettanto consapevoli dell’attenzione e della cura da parte degli esercenti per assicurare che tutte le prescrizioni anti pandemiche siano correttamente applicate alle superfici di vendita. E’ altrettanto chiaro, però, che occorrono nuove strategie per evitare il collasso delle attività che, con le dovute cautele e con l’applicazione delle norme sulla sicurezza, devono continuare a lavorare, nonostante tutto. La nostra proposta viaggia proprio in questa direzione”.
Ma Confcommercio Molise rivolge un appello già espresso con determinazione in passato ai cittadini e ai consumatori.
“E’ necessario sostenere i negozi di vicinato – ribadisce il direttore Irene Tartaglia – perché crediamo che con le loro luci accese, ricoprano un ruolo importante, anche dal punto di vista sociale e della sicurezza delle nostre strade e delle nostre piazze. La spesa nel negozio “a chilometro zero” non solo sostiene l’economia interna ma alimenta un circuito virtuoso di rilancio dei consumi. Un modo per reagire alla crisi a cui tutti possiamo contribuire, tenendo in questo modo viva la città. Tutto ciò – conclude Tartaglia – nel pieno e rigoroso rispetto delle regole sin qui seguite dalle nostre attività commerciali e dai pubblici esercizi”.